Allarme Tari a Roma, Erbaggi: “Ama interrompa avvisi di pagamento ai cittadini”
Ama SpA avrebbe rilevato l’esistenza di ben 138.922 utenze – tra domestiche e commerciali – non in regola con la Tari dal 2009 al 2023. Ad ora, sarebbero stati notificati ai cittadini oltre 70.000 avvisi di pagamento a utenze non domestiche, e sono in preparazione circa 140.000 avvisi per le utenze domestiche.
Il disallineamento tra i sistemi anagrafici di AMA e quelli comunali
“Un salasso che, se non è ancora arrivato, arriverà ai romani e alle imprese con il rischio di contenziosi che potrebbero rallentare il recupero crediti e aumentare i disagi. Il tutto a fronte di un disallineamento tra i sistemi anagrafici di AMA e quelli comunali, davanti al quale risultano più ombre che certezze: pare infatti che molti di questi avvisi siano errati, rivolte arrivando a persone regolari nei pagamenti, ad individui defunti, ad indirizzi sbagliati. In attesa che queste ultime vengano fornite, credo sia opportuno sospendere immediatamente l’emissione degli avvisi di pagamento e accertamento TARI e calendarizzare l’eventuale ripresa solo al termine delle verifiche e dell’allineamento dei dati anagrafici tra AMA e il Comune, per evitare l’invio di cartelle errate. Colpisce che, davanti ad una situazione come questa, il Sindaco Gualtieri non abbia preso alcuna posizione a tutelare cittadini e imprese e a garantire una maggiore trasparenza e adeguatezza delle procedure in essere”.
Lo dichiara Stefano Erbaggi, Consigliere del Comune di Roma, che ha presentato una interrogazione urgente a Segretariato Generale, Direzione Supporto Giunta e Assemblea Capitolina per far luce su quanto accaduto.
La Tari: cosa è? Perchè dobbiamo pagarla?
La TARI (tassa rifiuti) è un tributo che è una componente dell’imposta unica comunale (IUC) insieme con l’imposta municipale propria (IMU) e il tributo per i servizi indivisibili (TASI), istituita dalla legge di stabilità per l’anno 2014 sostituisce, a decorrere dal 1° gennaio 2014, i preesistenti tributi dovuti al Comune da cittadini, enti ed aziende quale pagamento corrispettivo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, noti con l’acronimo di TARSU, e successivamente di TIA e di TARES.
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