Esclusiva: Bettina Sabatini (Confagricoltura Viterbo-Rieti): “No alle scorie nucleari, sì a un’agricoltura sostenibile”
Bettina Sabatini è la neopresidente di Confagricoltura Viterbo-Rieti. Con una solida esperienza nel settore agricolo e nell’ambito dell’associazionismo di categoria, la dott.ssa e imprenditrice agricola è attiva nella tutela e rappresentanza del comparto agricolo del territorio.
Abbiamo avuto l’occasione di intervistarla, affrontando insieme tematiche di grande attualità come la sostenibilità, tutela dell’ambiente e la delicata questione relativa alle scorie nucleari, in relazione al mondo dell’agricoltura.
Qual è il ruolo di Confagricoltura nella promozione della sostenibilità tra le aziende agricole del territorio di Viterbo e Rieti?
Confagricoltura svolge da sempre un ruolo di accompagnamento delle imprese agricole del territorio verso pratiche agricole sempre più sostenibili, attraverso incontri formativi, comunicazione di novità normative, e sostenendo l’adozione di tecniche agricole a basso impatto ambientale. Una pratica agricola sostenibile cerca di fare impresa nel rispetto dell’ambiente nel quale giornalmente opera.
Come valuta la consapevolezza ambientale delle imprese agricole della sua provincia?
La consapevolezza è in crescita anche attraverso la maggiore sensibilità delle nuove generazioni di agricoltori, sicuramente più aggiornati e più attenti all’ambiente. Sempre più aziende comprendono infatti che la sostenibilità non è un obbligo imposto, ma un’opportunità per migliorare la competitività sul mercato e la qualità dei prodotti. Confagricoltura è vicina agli agricoltori anche nella diffusione delle buone pratiche agricole su tutto il territorio.
Le strategie di Confagricoltura
Quali strategie Confagricoltura propone per conciliare produttività e tutela dell’ambiente?
Ritengo che la produttività non sia assolutamente un concetto in contrasto con la tutela ambientale. C’è stata una forte “ideologia green” che ha fatto considerare l’agricoltore come antagonista dell’ambiente. Noi promuoviamo delle pratiche agricole che conciliano i due concetti: l’uso di energie rinnovabili in azienda, rotazioni colturali e pratiche che favoriscano la conservazione del suolo e l’uso sostenibile dell’acqua.
Quali criticità ha riscontrato nella gestione dei rifiuti agricoli nel territorio di Viterbo e Rieti?
Abbiamo fatto convenzioni con aziende che si occupano di smaltimento dei rifiuti sia speciali che pericolosi così da poter agevolare lo smaltimento nel nostro territorio in tutte le aree rurali.
Sono previsti incentivi o progetti specifici per favorire il riciclo e lo smaltimento corretto dei rifiuti agricoli?
Non mi risulta che nelle nostre provincie ci siano incentivi o progetti specifici a favore del riciclo in agricoltura ma piuttosto sanzioni per coloro che non rispettano tutti gli adempimenti previsti dalla normativa dei rifiuti
Il deposito di scorie nucleari nel territorio della Tuscia
Qual è la sua valutazione sull’eventuale insediamento del deposito di scorie nucleari nel territorio della Tuscia?
Sin dal primo momento siamo stati contrari al deposito scorie nel Viterbese aderendo a comitati di protesta proprio per tutelare l’ambiente dove vivono e operano le nostre aziende. La provincia di Viterbo paesaggisticamente è molto bella, è caratterizzata da una forte vocazione agricola e turistica. Questa sarebbe una scelta scellerata incompatibile con il nostro tessuto produttivo che punta sulla qualità e la salubrità delle produzioni. Il rischio, oltre che per l’ambiente, sarebbe per la reputazione sul mercato delle nostre eccellenze. Il nostro impegno principale sarà quello di difendere la qualità delle produzioni, l’ambiente e il futuro dei nostri giovani agricoltori.
Quali rischi ambientali e agricoli teme maggiormente per la provincia di Viterbo?
Il rischio maggiore è dato oggi dal cambiamento climatico che sta mettendo in seria difficoltà colture per le quali la nostra zona fino a qualche anno fa era particolarmente vocata.
La Regione Lazio
Come valuta l’azione della Regione Lazio e della Provincia di Viterbo nel contrastare la scelta delle aree CNAPI?
Valutiamo in modo molto positivo l’impegno istituzionale della regione, della provincia e dei singoli comuni. È fondamentale che le istituzioni difendano il territorio agricolo e rurale della Tuscia Viterbese da scelte calate dall’alto e che si facciano portavoce a livello nazionale delle esigenze delle nostre imprese agricole e comunità locali.
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