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Roma, il Cupolone al tramonto: una vista mozzafiato, peccato per i rifiuti

È una sera d’estate: le giornate iniziano ad accorciarsi e Roma è ancora deserta. Qualcuno si sta godendo gli ultimi giorni prima di rientrare e qualcun altro, invece, ammira i tramonti in alcuni punti della città eterna che, in questo periodo, sono più belli. C’è una panchina, come degli innamorati o panoramica, in un parco vicino al Gianicolo e a pochi chilometri da San Pietro. Da qui il panorama è davvero suggestivo e la vista del cupolone lo rende più magico. Tutto sembra perfetto ma qualcosa rovina l’atmosfera: l’immondizia sparsa ovunque, proprio lì, dove molti giungono per scattare una foto e immortalare un ricordo.

 

La testimonianza

Sono le 19.00 del 18 agosto quando mi imbatto nel parco nei pressi di via delle Mura Aurelie, consigliato sui social da influencer e content creator per il panorama suggestivo. Niente da ridire, se non che, appena varcato il cancello ed entrata nel parco, la mia attenzione è catturata da una serie di rifiuti lasciati a terra accanto ad un cestino, di piccole dimensioni, già colmo. Eppure, ci troviamo proprio ai piedi del Gianicolo, dietro al cupolone. Com’è possibile una situazione simile?

 

Possibili scenari

Una volta analizzata la situazione, la domanda è inevitabile: i servizi di pulizia e gestione dei rifiuti sono davvero così carenti, o è la maleducazione, ormai, ad aver superato ogni limite? A voi il beneficio del dubbio, con la consapevolezza che più che un museo a cielo aperto, Roma sta rischiando di trasformarsi in una discarica. E noi, siamo gli artefici di questa trasformazione. Gli scenari per far sì che ciò non accada sono diversi: una maggiore attenzione da parte delle istituzioni con l’aggiunta di cestini adeguati, una raccolta più frequente e controlli mirati.

 

E se dai piani alti c’è una carenza, perché noi cittadini dobbiamo alimentarla? Non sarebbe meglio, invece, tornare a casa con uno scatto del Cupolone e portare l’immondizia da gettare, poi, in altri cassonetti? Così sì che Roma potrebbe tornare a essere un museo a cielo aperto, una città preziosa e autentica sotto ogni punto di vista. Solo in questo modo non saremo costretti a segnalare rifiuti ma potremo indicare panorami: i più belli al mondo.

 

A cura di BEATRICE MANOCCHIO


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