Deposito scorie nucleari: la richiesta al Sindaco Gualtieri di mozione di tutela del gruppo consiliare “La Città della metropoli”
Il parco tecnologico del Deposito Nazionale dei rifiuti si farà? È questa la domanda che da mesi tormenta tantissimi italiani, i quali vedono nella sua realizzazione un pericolo per tutti. Non sono bastate le iniziative da parte dei cittadini scesi in piazza a protestare, gli appelli ai vertici e le continue lettere e petizioni: la possibilità che il progetto si concretizzi è sempre più reale.
Nell’attesa dell’ennesimo riscontro, il gruppo consiliare “La città della metropoli” ha inviato una nota al sindaco Roberto Gualtieri per la mozione di tutela in opposizione alla realizzazione del Parco Tecnologico e del Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi nelle aree idonee della Regione Lazio individuate dalla CNAI con particolare attenzione alla Tuscia.
No al deposito di scorie nucleari nella Tuscia: l’appello a primo cittadino di Roma
Il gruppo consiliare “La città della Metropoli” ha inviato all’amministrazione comunale di Roma una nota in cui si richiede al sindaco Roberto Gualtieri, in quanto primo cittadino e guida della città Metropolitana, di sostenere la battaglia per la tutela della Tuscia contro la realizzazione del deposito di scorie nucleari.
Il gruppo sottolinea come le responsabilità del primo cittadino di Roma non debbano limitarsi alla sola gestione amministrativa, ma comprendano anche la tutela e la valorizzazione dell’ambiente nonché la cura dello sviluppo sostenibile del territorio.
Nella nota si legge: “Lo Statuto della Città metropolitana di Roma Capitale stabilisce che l’ente deve tenere conto della tutela del paesaggio, dei principi dello sviluppo sostenibile e della conservazione dell’ambiente e che abbia come uno degli obiettivi principali la riduzione al minimo delle conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana”.
Pertanto, “La città delle Metropoli” invita il sindaco di Roma a:
- Supportare formalmente la Tuscia, attivandosi presso gli organi competenti e rinnovando la richiesta al Presidente della Regione Lazio un supporto e sostegno, affinché né il Parco Tecnologico né il Deposito Nazionale, destinato allo stoccaggio di rifiuti radioattivi a bassa e media e alta intensità, vengano realizzati nelle aree individuate come idonee nel territorio della Regione Lazio, né nei comuni e nei municipi al di fuori della provincia di Viterbo.
- Farsi portavoce presso la regione Lazio e il Governo nazionale per l’istituzione di una Cabina di Regia che, in collaborazione con Università e organizzazioni di categoria, fornisca supporto tecnico, scientifico e giuridico nella predisposizione delle osservazioni da presentare alla Sogin S.p.A.
- Partecipare attivamente alle iniziative in atto nella Tuscia contro la realizzazione del Deposito.
A cura di Beatrice Manocchio
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