Ciociaria, terra di conquista
Ciociaria sotto assedio: tra silenzi, affari , inquinamento e consumo di suolo. Le voci sulla riapertura della discarica MAD non sono più solo sussurri: corrono nel silenzio assordante di chi dovrebbe tutelare il territorio. Politiche romanocentriche e progetti PNRR calati dall’alto stanno accelerando il saccheggio della provincia di Frosinone, con un consumo di suolo che grida vendetta.
Società con capitali irrisori pretendono di costruire impianti da milioni di euro. Spunta denaro ovunque, e il dubbio cresce: chi controlla davvero? La nostra terra è diventata rifugio di industriali improvvisati e, peggio ancora, di associazioni criminali che si muovono nell’ombra.
Fare Verde Frosinone APS: la resistenza civica
In questo scenario cupo, c’è però chi non smette di denunciare. L’associazione Fare Verde Frosinone APS è in prima linea da anni: scova discariche abusive, segnala scarichi irregolari, documenta violazioni ambientali e attiva centraline per il monitoraggio dell’aria in territori dimenticati. Dove mancano i dati ufficiali, li raccolgono loro. Dove le istituzioni tacciono, loro parlano.
Il loro lavoro ha permesso di accendere i riflettori su aree marginali e criticità ignorate. Hanno presentato esposti, chiesto accessi agli atti, mobilitato cittadini. E continuano, senza clamore, a fare ciò che dovrebbe fare lo Stato.

Quella che si sta consumando in Ciociaria non è una serie di episodi scollegati. È un modello. Fatto di delega, deresponsabilizzazione, e interessi esterni che si muovono su un terreno debole, istituzionalmente e socialmente. La provincia di Frosinone è trattata come terra di conquista: ideale per impianti impopolari, perfetta per fare profitti rapidi, troppo debole per difendersi da sola.
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