Roma: aggredito da parcheggiatori abusivi mentre difende una famiglia, arrestato per tentato omicidio
È intervenuto in aiuto di una famiglia che si era rifiutata di assecondare le richieste di denaro di due parcheggiatori abusivi a Roma ma la sua presenza è stata respinta con un’aggressione violenta. L’autore del brutale episodio è stato fermato dalla polizia di Stato, con l’accusa di tentato omicidio. È accaduto di pomeriggio nel pieno centro di Roma e davanti agli occhi dei passanti.
Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Esquilino, che hanno raccolto la segnalazione di un turista che aveva fatto capolino al corpo di guardia per raccontare ciò cui aveva da poco assistito. Quando i poliziotti hanno raggiunto il luogo dove si sarebbe verificato l’episodio, si sono trovati di fronte un uomo gravemente ferito alla testa che è stato soccorso dal personale sanitario. La vittima, sebbene in stato confusionale, prima di essere trasportata dall’autoambulanza, è riuscita a raccontare in breve agli agenti ciò che era accaduto.
Le indagini avviate dalla squadra di polizia giudiziaria del commissariato hanno restituito in pochi giorni il volto e il nome dell’autore del brutale pestaggio. L’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza della zona ha permesso, infatti, di ricostruire con esattezza la dinamica dell’aggressione: dall’immobilizzazione dell’uomo, ai ripetuti colpi alla testa con una borraccia metallica ceduta a mo’ di testimone dal complice, alla fuga.
La vittima, abbandonata priva di sensi sul selciato, ha riportato ferite che hanno richiesto il ricovero d’urgenza e il monitoraggio neurochirurgico. Riconosciuto grazie ai riscontri incrociati tra le immagini acquisite dalle videocamere e le foto tracciate nelle banche dati in uso alle forze di polizia, il presunto responsabile, un 55enne marocchino, dopo giorni di serrate ricerche, è stato rintracciato dagli agenti in via Manin. Per lui è scattato il fermo di indiziato di delitto. A seguito della convalida da parte dell’Autorità giudiziaria, l’uomo è stato associato al carcere di Regina Coeli.
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