Non solo femminicidi: arrestata donna violenta, terrorizzava il marito da due anni
È accaduto ancora, ma stavolta al contrario. Le grida d’aiuto arrivavano da un uomo, e a coprirle era la voce di una donna barricata in casa. È stato un vicino a segnalare la lite al Numero Unico di Emergenza 112: urla, vetri tremanti, tensione che si tagliava con il coltello – letteralmente, dato che, all’arrivo della Polizia di Stato, l’abitazione era disseminata di oggetti contundenti, coltelli, bastoni e attrezzi da lavoro sparsi in ogni stanza.
Quando gli agenti dei distretti Esposizione e Tor Carbone sono riusciti a entrare nell’appartamento, si sono trovati di fronte a una scena inconsueta per il copione più noto delle cronache: l’uomo, visibilmente scosso, era rintanato in un angolo, mentre la moglie sedeva sul divano, impassibile. Solo dopo, grazie alle testimonianze dei condomini e al racconto della vittima, si è potuta ricostruire una lunga scia di soprusi iniziata nell’agosto del 2022.
Tutto era cominciato con un messaggio di auguri che l’uomo aveva inviato a una collega. Da quel momento, la gelosia della donna era esplosa in forma persecutoria: imposizioni su come, quando e con chi comunicare, divieti di usare il telefono, continue offese, lanci di oggetti, sigarette spente sulla pelle. Cicatrici fisiche e psicologiche che l’uomo aveva nascosto per anni per proteggere le figlie e, forse, anche per pudore e vergogna.
L’arresto della donna per maltrattamenti in famiglia è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria. Un caso che, per una volta, accende i riflettori su una realtà ancora troppo silenziata: gli uomini vittime di violenza domestica.
Non solo femminicidi: cresce la violenza anche sugli uomini
In Italia parlare di violenza di genere significa, quasi sempre, raccontare casi di femminicidio, abusi su donne e minori, stalking maschile. Tutto vero, tutto tragicamente diffuso. Ma c’è un’altra realtà che ancora fatica a trovare spazio nel dibattito pubblico: quella degli uomini maltrattati dalle proprie compagne o mogli. Episodi come quello accaduto a Roma confermano che il fenomeno esiste ed è tutt’altro che marginale.
Proprio nella Capitale è stato recentemente aperto uno sportello d’ascolto dedicato agli uomini vittime di violenza domestica, un segnale forte di attenzione verso una tipologia di vittime spesso dimenticate, schiacciate dal pregiudizio culturale secondo cui “l’uomo deve essere forte”, “l’uomo non può subire”.
La maggior parte delle vittime maschili non parla, non denuncia, resta nell’ombra, spesso per vergogna, per paura di non essere creduto
Secondo i dati ISTAT e i rapporti delle forze dell’ordine, le denunce da parte di uomini sono ancora numericamente inferiori rispetto a quelle presentate da donne, ma sono in crescita costante. La maggior parte delle vittime maschili non parla, non denuncia, resta nell’ombra, spesso per vergogna, per paura di non essere creduto, o per timore di essere ridicolizzato.
Eppure, la violenza non ha genere, e ignorarne una parte non fa che alimentare ingiustizie. Serve un cambio culturale profondo, serve ascolto e formazione. Serve, soprattutto, ammettere che non sempre il carnefice ha la voce più grossa, e non sempre la vittima ha le spalle più fragili.
Seguiteci sulla nostra pagina Facebook
Foto by https://depositphotos.com/it/home.html
Scopri di più da Dalla Platea
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.