In evidenzaNotizieViterbo

Parco eolico tra Viterbo, Montefiascone e Celleno: perché per la provincia è no!

I comuni di Viterbo, Montefiascone e Celleno sono stati ritenuti idonei per l’installazione di pale eoliche. In particolare, la società Fred Olsen Renewables Italy srl, attiva in Norvegia sin dagli anni 90 e presente in Italia con sede a Roma, ha individuato in questi territori le condizioni favorevoli alla realizzazione di un parco eolico, presentando la richiesta di autorizzazione per l’impianto

Parco eolico Viterbo: il progetto

Il progetto del Parco eolico prevede l’installazione di otto pale a Viterbo, tre a Montefiascone e due a Celleno per una potenza complessiva di 33,6 mw. Il 28 giugno sarà la data decisiva per approvare o meno il piano.

Intanto, secondo stime recenti, nella provincia sarebbero in fase di approvazione l’installazione di 200 pale eoliche, di cui 87 previste nei dintorni di Montefiascone. Le turbine progettate avrebbero un’altezza di circa 250 metri, tra le più elevate al mondo, superando di oltre 150 metri la storica Rocca dei Papi.

L’impianto è attualmente sottoposto a Valutazione di impatto ambientale (Via) ed è oggetto di analisi da parte della presidenza del consiglio dei ministri. I pareri sulla realizzazione sono contrastanti: da una parte la commissione tecnica Pnrr del Ministero dell’ambiente è favorevole e dall’altra il Ministero della cultura ha espresso il parere contrario.

Le irregolarità e le ragioni del no

La scadenza del progetto è fissata al 28 giugno 2025, data ultima che sancisce l’approvazione o meno dell’impianto. Tuttavia, sono diversi i pareri contrari come quello dell’associazione Amici della Terra, che ha segnalato gravi irregolarità, tra cui il metodo utilizzato per il calcolo delle distanze minime tra le turbine. Infatti, la commissione avrebbe esaminato la distanza tra i basamenti, e non tra le estremità dei rotori, come prevede, invece, il decreto ministeriale 10/09 del 2010.

I comuni di Viterbo e Celleno, nelle osservazioni depositate in fase istruttoria, hanno sollevato altre criticità come l’individuazione dell’area per il progetto all’interno del biodistretto del lago di Bolsena, riconosciuto con deliberazione della Regione Lazio del 7 giugno 2012 come area parzialmente non compatibile per l’installazione di impianti eolici.

Bisogna soltanto capire come procedere: se presentare un unico ricorso da parte dei tre enti locali o avviare un secondo ricorso contro l’opposizione presentata dalla società Fred Olsen che chiede l’annullamento del parere negativo espresso dal ministero della cultura.

A cura di Beatrice Manocchio

Seguiteci sulla nostra pagina Facebook          

Foto by https://depositphotos.com/it/home.html


Scopri di più da Dalla Platea

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Solverwp- WordPress Theme and Plugin