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Città dell’Olio e Consorzio Sabina DOP: firmato il Protocollo d’Intesa

Firmato il Protocollo d’intesa tra l’Associazione nazionale Città dell’Olio e il Consorzio Sabina DOP in occasione della Merenda nell’Oliveta di Palombara Sabina. Un accordo molto atteso che sancisce una visione comune: l’origine non è un dato tecnico, è un valore culturale, identitario, paesaggistico. La Sabina di tutto questo è un esempio eccellente. Il disciplinare della Dop Sabina, infatti, include 31 comuni nella provincia di Rieti (7 Città dell’Olio oltre Unione dei Comuni di Novi Sabina) e 15 nella provincia di Roma (3 Città dell’Olio). Un territorio ricco di biodiversità che, come prevede il disciplinare vede la presenza di cultivar (almeno il 75%) soprattutto autoctone come la Carboncella, Leccino, Raja, Pendolino, Frantoio, Moraiolo, Olivastrone, Salviana, Olivagoe Rosciola.

 

“Ringrazio l’amministrazione di Palombara Sabina per l’ospitalità e il Presidente del Consorzio Sabina DOP Alessandro Donati che ha creduto in questa opportunità che è prima di tutto un patto tra territori, tra storie, tra comunità. Noi Città dell’Olio siamo nate per rappresentare i territori in cui l’olivo è parte costitutiva del paesaggio, ma anche della cultura e dell’anima di una comunità.  E quando una DOP, come quella della Sabina, custodisce un prodotto d’eccellenza come l’olio extravergine di oliva, la convergenza è naturale: è lì che il prodotto incontra il territorio, che la certificazione incontra la comunità” ha dichiarato il Presidente delle Città dell’Olio Michele Sonnessa.

 

Il Protocollo ha come obiettivi: la promozione della cultura dell’olio EVO e delle produzioni di qualità attraverso formazione, eventi, campagne di comunicazione; il coinvolgimento dei ristoratori, affinché l’olio torni protagonista sulle tavole e nella narrazione gastronomica; il potenziamento del turismo dell’olio, che oggi ha tutte le carte in regola per diventare un pilastro dell’offerta territoriale, anche grazie alla normativa regionale; il rafforzamento dell’identità dei frantoi e delle aziende olivicole, veri presìdi culturali e produttivi, spesso dimenticati e la creazione di un osservatorio congiunto sulla valorizzazione turistica della filiera olivicola, con attenzione alla sostenibilità e alle energie rinnovabili.

 

“Non si tratta solo di promuovere un prodotto ma di costruire un modello di sviluppo territoriale integrato, dove produzione, accoglienza, paesaggio e comunità agiscono in sinergia. Un modello che parla di economia, ma anche di dignità, cultura, benessere e identità. Abbiamo il compito di dar vita a vere e proprie Comunità dell’Olio, luoghi dove pubblico e privato cooperano per valorizzare l’olio EVO in tutte le sue dimensioni, coinvolgendo imprese, frantoi, musei, ristoranti, oleoteche e cittadini. Questo protocollo può essere il primo passo per costruire una Comunità dell’Olio della Sabina, dove il Consorzio, le Città dell’Olio aderenti, le aziende e gli attori culturali lavorino insieme per dare nuova vita ai territori olivetati” conclude Sonnessa.

 

“L’oleoturismo lo strumento attraverso cui possiamo realizzare tutto questo – spiega Antonio Balenzano Direttore generale delle Città dell’Olio – I dati parlano chiaro: i turisti cercano esperienze autentiche, vogliono camminare tra gli ulivi, degustare, conoscere chi produce. La Sabina può diventare un modello nazionale di ospitalità olivicola, e noi siamo pronti a supportarla con strumenti, formazione, progetti e visibilità”.

 

“Come Città dell’Olio del Lazio siamo orgogliosi di questo Protocollo che non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. Un invito a lavorare insieme, a costruire ponti tra chi tutela l’origine e chi vive il territorio, a custodire, promuovere e innovare, senza mai tradire la nostra storia. Insieme possiamo costruire un racconto condiviso dove il prodotto DOP non è solo certificazione ma anche emozione, memoria, sapere. L’olio è narrazione. E ogni DOP è una storia che chiede di essere raccontata e vissuta” ha dichiarato Alfredo D’Antimi Vicepresidente e Coordinatore regionale delle Città dell’Olio del Lazio.

 

“La sottoscrizione del protocollo – dichiara l’assessore all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare e al Bilancio della Regione Lazio, Giancarlo Righini – è un passo importante per la crescita del territorio Sabino e per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari, in particolare dell’olio extravergine d’oliva, autentica eccellenza laziale su cui l’Amministrazione regionale intende continuare a investire con determinazione”.

 

La merenda nell’Oliveta 2025, promossa dall’Associazione Città dell’Olio, si conferma un’occasione di confronto e approfondimento sul valore della filiera dell’olio extravergine di oliva, sulle opportunità di sviluppo sostenibile e sull’identità produttiva della Sabina, afferma l’Onorevole Alessandro Palombi. Gli autorevoli ospiti intervenuti, tra i quali il Presidente del Consorzio Sabina DOP Alessandro Donati, l’Assessore Regionale Giancarlo Righini, il Presidente nazionale dell’Associazione Città dell’Olio Michele Sonnessa, il Direttore Generale Antonio Balenzano e il presidente nazionale e Coordinatore regionale Alfredo D’Antimi, la coordinatrice provinciale Arianna Gentili, hanno sottolineato come la valorizzazione del patrimonio agricolo e culturale del nostro territorio rappresenti una assoluta priorità. Da sindaco di Palombara Sabina sono stato orgoglioso di aver ospitato un evento cosi prestigioso.

 

Esprimo grande soddisfazione e profondo orgoglio per la firma di questo Protocollo d’Intesa, che rappresenta una delle prime e più significative sinergie che il Consorzio Sabina DOP attiva sul territorio e per il territorio dall’inizio del mio nuovo mandato. Credo fermamente nella forza delle collaborazioni: le sinergie generano maggiore disponibilità di risorse, nuove energie e una visione più ampia e condivisa.

L’incontro con l’Associazione nazionale Città dell’Olio è stato naturale, quasi inevitabile: ci unisce la comune missione di valorizzare la qualità, la sicurezza e la tracciabilità dell’olio extravergine di oliva. Insieme stiamo già programmando iniziative concrete: dal coinvolgimento dei ristoratori locali alla promozione dell’oleoturismo, anche grazie al nuovo portale sul sito istituzionale del Consorzio, che offrirà maggiore visibilità e accessibilità alle attività oleoturistiche delle nostre aziende.

Stiamo inoltre attivando un osservatorio comune e tavoli di lavoro dedicati alle necessità dell’olivicoltura, convinti che il dialogo costante sia la chiave per affrontare le sfide presenti e future. Tra gli obiettivi condivisi, uno dei più ambiziosi è la creazione di un evento sull’olio a forte identità nazionale, da realizzare nel cuore del territorio sabino, alle porte di Roma.

Sin dall’inizio del mio mandato, ho voluto che l’oleoturismodiventasse un asse strategico e centrale nelle funzioni del Consorzio. Oggi, con questo Protocollo, facciamo un passo deciso verso quella direzione, con la consapevolezza che solo insieme possiamo far crescere un’economia locale radicata nei valori, nella cultura e nella bellezza del nostro paesaggio olivicolo. Alessandro Donati  Presidente del consorzio di tutela dell’olio Sabina DOP.

 

 

 


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