Parco Nazionale del Circeo, inaugurata la prima stazione europea di monitoraggio
Nel parco Nazionale del Circeo, presso il Lago dei Monaci, è stata inaugurata la prima stazione europea di monitoraggio della “visibilità” del paesaggio, realizzata grazie alla collaborazione tra il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFAA) dell’Arma dei Carabinieri ed ENEA. L’iniziativa Visibility Italia rientra nell’ampio progetto LIFE MODERn(NEC), finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal CUFAA, con l’obiettivo di adempiere alla Direttiva Europea 2016/2284 NEC (National Emission Ceilings) finalizzata alla riduzione delle emissioni atmosferiche e all’osservazione costante degli impatti dell’inquinamento sugli ecosistemi.
Prima stazione europea al Circeo, un traguardo storico per l’Europa
L’impianto della prima stazione europea di monitoraggio all’interno del parco Nazionale del Circeo è un traguardo storico a livello internazionale poiché si tratta del primo sito del continente ad applicare il protocollo americano I.M.PRO.V.E. (Interagency Monitoring of PROtected Visual Environment) per la misurazione della qualità dell’aria per mezzo di un parametro della visibilità del paesaggio.
“Oggi scriviamo una pagina importante per la tutela ambientale italiana”, ha dichiarato il Col. Giancarlo Papitto, Capo Ufficio Progetti, Convenzioni, Educazione Ambientale del CUFAA e project leader del progetto LIFE MODERn(NEC). “La visibilità diventa uno strumento concreto per valutare la qualità dell’aria nei nostri parchi nazionali, trasformando la possibilità di godere di un panorama nitido in un vero e proprio indicatore scientifico”.
Come funziona
L’installazione della stazione di monitoraggio presso il Lago dei Monaci con vista sul Monte Circeo è stata una mossa strategia poiché è dotata di strumentazione ultramoderna: campionatori di particolato PM2.5 e PM10, analizzatori per gas inquinanti, uno mezzo per determinare il grado di trasparenza dell’aria, una telecamera panoramica che cattura otticamente la visuale paesaggistica e una completa centralina meteorologica.
“Attraverso l’algoritmo sviluppato da W.C. Malm della Colorado State University, cuore scientifico del protocollo I.M.PRO.V.E., riusciamo a quantificare un coefficiente di estinzione luminosa che valuta l’impatto degli inquinanti atmosferici sulla riduzione della trasparenza atmosferica e dunque sulla nitidezza visiva del paesaggio”, ha spiegato Ettore Petralia, ricercatore del Laboratorio Modelli e Misure per la Qualità dell’Aria ed Osservazioni Climatiche di ENEA e responsabile scientifico del progetto. “I primi risultati mostrano che i composti che più compromettono la visibilità sono i secondari inorganici, come solfato e nitrato di ammonio”.
Parco Nazionale del Circeo: le mosse future
“Questo è solo l’inizio”, ha annunciato il Col. Papitto. “Presto installeremo una seconda stazione nel Parco Nazionale dello Stelvio (Bormio), già testata presso la Riserva Naturale di Vincheto di Celarda (Feltre, BL) per estendere il monitoraggio anche agli ambienti montani”.
“La compromissione della visibilità è probabilmente l’effetto più facilmente riconoscibile dell’inquinamento atmosferico”, ha concluso Petralia, “e con il progetto Visibility intendiamo contribuire a tutelare e preservare questa risorsa che è il paesaggio, anche per le generazioni future, quelle stesse che oggi hanno partecipato con tanto entusiasmo alla nostra inaugurazione”.
A cura di Beatrice Manocchio
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