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COME VENGONO STANZIATI I FONDI SANITARI?  PER CHI SONO IN ABBONDANZA E A CHI, INVECE, VENGONO TAGLIATI?

In un momento di crisi della sanità italiana, durante il quale è stato approvato un nomenclatore tariffario che ha apportato tagli ai rimborsi di oltre il 60/70% per le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture pubbliche e private accreditate, la Regione Puglia ieri ha emanato una delibera di giunta con la quale ha previsto finanziamenti alle farmacie per l’esecuzione di screening in autocontrollo, con rimborsi di valore economico sproporzionato rispetto a quanto sta accadendo nello scenario sanitario italiano.

È inconcepibile che il Governo – da un lato – attui tagli sproporzionati alle strutture sanitarie costituite da laboratori, poliambulatori, cliniche e ospedali pubblici e privati accreditati, che contano 27.000 unità in tutto il territorio nazionale, che erogano prestazioni sanitarie in virtù di un’autorizzazione regionale rilasciata a seguito della verifica della sussistenza di 420 requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi e con personale medico specializzato che assume la responsabilità civile e penale dell’atto medico eseguito – e dall’altro – stanzi fondi alle farmacie per l’esecuzione di screening in autocontrollo, in virtù di una mera autorizzazione comunale alla vendita di farmaci, prive di autorizzazione regionale, prive di adeguati spazi, prive di personale medico specializzato, prive di assunzione di responsabilità per l’atto eseguito.

Peraltro, occorre puntualizzare che questo screening eseguito in un laboratorio viene erogato, nel rispetto di tutti i requisiti normativi e di garanzia di qualità, a soli € 5,00, mentre se eseguito in farmacia, senza alcuna garanzia di qualità e sicurezza, viene venduto ad € 30,00, quindi 6 volte di più.

In sostanza, tale provvedimento non risponde nemmeno a logiche di economicità per il cittadino.

Ci si chiede che direzione sta prendendo il nostro Governo, si sta andando verso una sanità priva di requisiti e garanzie di qualità? Verso favoritismi e strane logiche di mercato a danno della vera medicina di precisione e delle gravissime patologie che vanno trattate in modo adeguato, scrupoloso e definitivo? Non possiamo trascurare il fatto che la scrupolosità di una diagnosi può salvare una vita e che i fatti di cronaca recenti riportano – invece – il decesso di un cittadino in farmacia in attesa dell’esito dell’elettrocardiogramma.

Il giuramento di Ippocrate e la tutela del diritto alla salute di cui all’art. 32 della Costituzione impongono una sanità per tutti a norma di legge, ed invece assistiamo ogni giorno di più a tagli verso gli operatori sanitari che attuano una sanità di qualità, mentre vengono stanziati fondi a chi è privo di requisiti.

L’U.A.P., che riunisce sotto un’unica sigla tutte le associazioni di categoria rappresentative delle 27.000 strutture sanitarie e degli oltre 350.000 dipendenti, si rivolge al Presidente del Consiglio, cha tanto ha a cuore la salute degli italiani, per chiedere chiarimenti sull’indirizzo politico che si vuole attuare per la tutela della salute dei cittadini. 


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