Nega i figli al padre: condannata dal tribunale a pagare 200 euro al giorno, il fenomeno tutto italiano che vede coinvolti oltre mezzo milioni di padri separati
Nega i figli il padre ma questo atteggiamento le costerà molto caro: 200 euro al giorno di multa per ogni giorno di violazione. È la linea dura adottata dal Tribunale civile di Verona nei confronti di una madre separata che, ignorando più decisioni giudiziarie, ha ostacolato in modo sistematico il diritto di visita del padre.
Il caso è emblematico di una delle derive più gravi nei conflitti familiari: l’allontanamento forzato dei figli da uno dei due genitori, spesso come forma di ritorsione. In questo caso, la donna aveva deciso arbitrariamente di portare il figlio all’estero, nonostante due provvedimenti – uno emesso da un giudice italiano, l’altro da un tribunale straniero – le imponessero di rispettare gli incontri con il padre.
“Una condotta gravissima,” l’ha definita il giudice, che ha applicato una misura economica severa: 200 euro di sanzione per ogni giorno in cui il minore non ha potuto vedere il padre, finché non verrà ripristinato il pieno rispetto delle disposizioni giudiziarie. Non si tratta di una semplice multa, ma di una forma di pressione legale prevista dalla riforma Cartabia per contrastare gli abusi in ambito familiare.
Non è la prima sanzione subita dalla donna: in precedenza, era già stata condannata a risarcire 3.000 euro per lo stesso comportamento, senza però che ciò sortisse effetti. L’intervento d’ufficio del giudice, reso possibile proprio dalle norme della riforma Cartabia, ha ora inasprito le conseguenze.
Il messaggio è chiaro: la giustizia non tollererà più atteggiamenti ostili che danneggiano i minori e compromettono il loro diritto ad avere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori. In questi casi, non è solo il genitore a subire un torto, ma soprattutto il figlio, privato arbitrariamente di un legame fondamentale. Un messaggio di speranza per tanti papà, in Italia, una percentuale significativa di padri separati ha infatti difficoltà nel mantenere un rapporto stabile con i propri figli.
In Italia, si stima che circa 4 milioni di uomini siano padri separati. Tra questi, circa 556.000 (pari al 13,9%) dichiarano di non aver visto i propri figli nell’ultimo anno, neppure in occasioni speciali come compleanni o festività.
Nonostante la legge italiana preveda l’affidamento condiviso nel 89,8% dei divorzi, la realtà spesso differisce. In media, i figli trascorrono solo il 17% del tempo con il padre, mentre il restante 83% è passato con la madre. Questa discrepanza evidenzia le sfide che molti padri separati affrontano nel mantenere un ruolo attivo nella vita dei loro figli.
Le difficoltà economiche amplificano ulteriormente il problema. Dopo aver adempiuto agli obblighi di mantenimento, molti padri si trovano con risorse finanziarie limitate, rendendo difficile garantire un ambiente adeguato per accogliere i figli durante le visite. Alcuni sono costretti a vivere in condizioni precarie, come dormire in auto o affidarsi a strutture di assistenza.
Fabrizio Gerolla
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